Ambiente applicativo e problematiche

Sia le piccole che le grandi aziende utilizzano sempre più i sistemi informativi come supporto per le loro decisioni. Questi sistemi informativi hanno caratteristiche specifiche: diverse tipologie di fonti e diverse tipologie di target. Negli ultimi anni assistiamo ad un aumento delle fusioni e delle integrazioni tra aziende nazionali ed internazionali, e molto spesso nasce la necessità di conglomerare strutture e informazioni dopo che questi processi hanno avuto luogo.

Per questo motivo le aziende che utilizzano Oracle Warehouse Builder (OWB) si trovano a dover gestire flussi ETL con target che includono non solo database e file Oracle, ma anche quelli di DB2, MSServer e altre applicazioni, cosa che con OWB non è possibile fare. Oracle ha recentemente introdotto una nuova applicazione ELT denominata Oracle Data Integrator, che, a differenza di OWB, consente di utilizzare un’ampia gamma di prodotti sia come fonti che come destinazioni per i flussi di dati. Una caratteristica principale è che le destinazioni supportate non si limitano agli oggetti di database, ma includono un’ampia gamma di tipi di file, come file CSV ed Excel.

Tuttavia, la migrazione dei dati da Oracle Warehouse Builder a Oracle Data Integrator non è così semplice. L’unica soluzione attualmente disponibile è la migrazione manuale, in cui un team deve reimplementare la mappatura OWB con la diversa logica ODI. Tutto ciò costa all’azienda una grande quantità di tempo, denaro e risorse umane, oltre a richiedere una fase iniziale per imparare a utilizzare il nuovo strumento.